A Giorgio

Ricordare Giorgio Scaramellini richiama alla memoria, inevitabilmente, l’epoca in cui ha svolto il suo servizio civile e politico, i rapporti con il suo tempo, le influenze subite. 

Erano gli anni di quel turbolento ma ricco e creativo trentennio, dalla metà degli anni cinquanta alla metà degli anni ottanta, in cui la Democrazia Cristiana, nel Paese ma soprattutto in provincia, interpretava e gestiva la governabilità, intesa non come mito, ma come sforzo per raccogliere il maggior consenso popolare possibile, non contro ma dentro il quadro istituzionale dei partiti del tempo. 

Consenso, che in provincia è stato sempre maggioritario.

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Riflessioni sulla Resistenza.

"La Resistenza fu una scelta, fu un rischio, fu tremendamente scomoda, intessuta di motivi ideali e crude necessità pratiche, di slanci umani verso un avvenire migliore della Patria umiliata e lacerata ma nello stesso tempo di asprezze inevitabili, di aspirazione alla pace, di fredda determinazione alla lotta, di vigore combattivo ma anche di timori e di scrupoli per le popolazioni inermi esposte alle ritorsioni, agli incendi, agli arresti. 

Binario 21, da lì partiva il treno per l'indifferenza. La storia si ripete.

“Quello che è accaduto non può essere cancellato ma si può impedire che accada di nuovo”.

 

Mai come oggi questo monito di Anna Frank ci colpisce al cuore, ci colma di tristezza, di rabbia, di frustrazione per la nostra incapacità e inutilità ad impedire che ciò accada.

Non abbiamo attenuanti, ogni giorno sappiamo e vediamo ciò che un tempo è accaduto e tuttora accade in tante parti del mondo e della nostra civilissima e ricca Europa.

“La forza di un ideale”

"La forza di un ideale", un titolo veramente desueto, di questi tempi in cui gli ideali sembrano riservati agli ingenui o agli sprovveduti, quello del libro pubblicato in questi giorni da Tarcisio Maffina. Presentato come un diario è in realtà quasi un romanzo epico, romantico e suggestivo al tempo stesso. Racconta la cronistoria di un’avventura, generata da un grande dolore, e di un sogno realizzatosi con la forza della giovinezza e dell’amicizia: la costruzione, quaranta anni fa, sui ruderi del rifugio Cederna in alta Val Fontana di un nuovo e attrezzato rifugio (per chi si trovasse nel bisogno) da allora denominato "Rifugio Cederna - Maffina".

La vita degli anziani costa troppo.

Pubblichiamo, tratto dal Notiziario della Banca Popolare di Sondrio questo articolo di Ferdinando Camon, scrittore e giornalista che con crudezza ci richiama a pensare su chi decide e controlla la nostra vita: noi stessi? la volontà di Dio per i credenti? la Natura? la Ricerca? o l’economia? 

La sopravvivenza del più forte. Tema quanto mai presente di questi tempi in cui di tutto si parla fuorché di questi aspetti come se i cosiddetti “valori non negoziabili “ fossero d’un tratto evaporati.

 

“Anche la Svezia ci ha dato la sua lezione sul valore della vita.

Verso la declinazione della Carta di Valori montana, quale punto di partenza.

Lo scorso anno, il Festival della Dottrina Sociale della Chiesa che dal 2010 si svolge a Verona su iniziativa della Fondazione Toniolo, ha proposto al suo termine un inedito strumento per impegnare cittadini e istituzioni a concretizzare temi e argomenti discussi durante il Festival: la CARTA DEI VALORI.  Un documento avente lo scopo di individuare in sintesi un elenco di obiettivi che si ritiene prioritari per la propria realtà territoriale. L’idea è stata riproposta anche quest’anno con l’aggiunta di coinvolgere una vasta rappresentanza del territorio nazionale, visto che il Festival si è svolto in modo diffuso coinvolgendo 24 città italiane, da Aosta a Mazara del Vallo.

Memoria del Futuro.

È in pieno svolgimento, con tempi e modalità da pandemia, il festival della “Dottrina Sociale della Chiesa 2020” che ha per tema “Memoria del Futuro” e che si svolge contemporaneamente in 10 città italiane tra cui Sondrio. 

Sono incontri ed eventi su etica, economia e cultura per ricordare che siamo parte di una storia, per recuperare l’originale ispirazione al bene, guardare oltre verso una meta che aiuti a illuminare il cammino in un presente sempre più ricco di attenzioni, azioni, cura e concretezza.

Fare memoria del futuro significa voler restituire una corretta idea di sviluppo, liberare da ruoli egoistici e corporativi, restituire una visione d’insieme per rendere possibile il perseguimento di un Bene Comune.

Il senso dell'educazione civica.

L’educazione civica è lo studio delle forme che governano una società, con particolare attenzione al ruolo dei cittadini e delle Istituzioni. All’interno di una determinata politica o tradizione etica, l’educazione civica consiste nell’educare i cittadini al senso delle Istituzioni e delle regole della convivenza civile, organizzata giuridicamente. La connessione tra l’identità di un popolo e le regole che ne governano la vita sono essenziali per il futuro della stessa società. Il diritto conserva una funzione formante dell’identità, la cui influenza dipende, in prima battuta, dall’effettività dell’ordinamento giuridico.

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Se l’amore non basta.

Pubblicato nel bel mezzo della pandemia, fa timidamente l’occhiolino nelle librerie il testo di Luigi Ciotti: “L’amore non basta”

Raccontano che, mentre il libro era in divenire, il nostro interrompesse più volte la scrittura perché non voleva assolutamente che quel testo fosse inteso come una biografia, no, proprio non voleva un’autobiografia.

In realtà “L'amore non basta” non lo è perché non è solo la sua storia ma il racconto di tante storie emozionanti e significative sia per la loro realtà che per il valore simbolico, di uomini e donne per i quali Luigi Ciotti si è battuto e si batte da sempre affinché possano essere riconosciuti nella loro libertà e dignità di persone.

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