Cronaca

L'estate dell’alluvione e delle frane

Era iniziata il 18 e 19 luglio, dopo alcuni giorni di pioggia preceduti da un caldo intenso che aveva fatto sciogliere in alta montagna le nevi cadute poche settimane prima creando una generalizzata e grave situazione di instabilità su vasta parte del nostro territorio. Poco dopo, 45 torrenti grandi e minori, affluenti di destra e sinistra dell’Adda, esplodevano scaraventando a valle masse enormi di acqua e detriti costituiti da massi, pietrame, alberi e terriccio. L'Adda si era ingrossata a vista d'occhio e aveva cominciato a straripare determinando vasti allagamenti. A Tartano crollavano una casa e un albergo: 24morti e 12 dispersi. Tra loro il nostro amico Marcellino Gusmeroli, sua moglie e le sue due figlie, mai più ritrovati.

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Com'era verde la mia Valle...

VORREI qui raccontare perché la Valtellina mi sta nel cuore, perché la penso come la più bella e commovente delle valli italiane, perché la sua tragedia ferisce qualcosa che sta fra le cose buone della mia vita. Per me la prima grande suggestione della Valtellina è di essere isolata dall' Italia, geograficamente fuori dall' Italia padana, separata da quel freddo cuore alpino che è il lago di Como, dalla fredda, nevrotica gente lacustre. Eppure di essere la più italiana delle valli e italiana in modo virtuoso e ingenuo, modesto e dignitoso. Italiana risorgimentale, porta d' Italia, faccia alla minaccia austriaca, trincee dello Stelvio, dell' Ortles, del Cevedale.

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