Giulio Chiarelli, il Sovversivo.
"Giulio Chiarelli, il Sovversivo", è questo il titolo della pubblicazione a firma di Pierluigi Zenoni che sarà presentata domani, mercoledì 25 settembre, alle ore 17.30, presso la Sala delle Acque del BIM. Nella narrazione tradizionale della sinistra antifascista - scrive Fausta Messa nell’introduzione - Chiarelli emerge quasi come una figura mitica per coraggio, coerenza e resistenza. Pierluigi Zenoni ne ripercorre invece la vicenda fondando il suo racconto nella linearità della storia, sfrondata da tentazione ideologica, attraverso un paziente lavoro di ricerca e documentazione archivistica svolto presso l’archivio di Stato di Sondrio e di Roma. Nato da famiglia povera insediatasi a Chiavenna, Giulio Chiarelli (1906 - 1989) ebbe una vita segnata da vicissitudini e persecuzioni per la sua adesione al Partito Comunista Italiano nato nel 1921 a Livorno. Emigrante e rifugiato in Francia, condannato a 12 anni di carcere dal tribunale speciale fascista, carcerato, liberato per amnistia nel 1935, combattente in Spagna a fianco della Repubblica, ferito, nel 1941 tornerà a Sondrio nel carcere di via Caimi. Dopo il 25 luglio 1943, come molti altri prigionieri politici sarà liberato e tornerà a Chiavenna per partecipare alla Resistenza. A guerra conclusa sarà presenza vivissima della CGIL provinciale: tra gli operai delle dighe, delle cave, dei ferrovieri, degli elettrici delle centrali. Scrive Pierluigi Zenoni: “mai nessun comunista, in provincia, fu così amato dai suoi compagni, e così rispettato dai suoi avversari”, e questa biografia oltre ad onorarne la memoria ne è una testimonianza.